MEDIA E COMUNICAZIONE POLITICA

sardina emotion service campagna elettorale

03 Lug MEDIA E COMUNICAZIONE POLITICA

MEDIA E COMUNICAZIONE POLITICA 

Prosegue il nostro percorso nel mondo del marketing politico.

Spero, nei precedenti articoli, di essere stato chiaro nell’affermare che non può esistere un periodo limitato, per esempio un paio di mesi prima di una tornata elettorale, in cui portare avanti, appunto, una campagna elettorale.

Se non li hai letti, li trovi QUI e QUI.

In un contesto sociale a 360° come quello in cui viviamo oggi, bisogna considerare il fatto che le strategie comunicative di un candidato devono essere articolate nel tempo senza soluzione di continuità. 

In altre parole, una persona che voglia impegnarsi in politica in modo permanente non può che comunicare con il suo target come se fosse perennemente in campagna elettorale.

Ma come si sono evolute le strategie comunicative dagli anni in cui si è costituito uno Stato democratico? 

Qual è stato, nei decenni a seguire, il rapporto tra informazione e comunicazione e quali strumenti sono stati utilizzati per comunicare i programmi politici?

Ci sono due protagonisti, nella dinamica politica: Candidati ed Elettori.

La comunicazione è quello strumento che permette di interfacciare questi due elementi. 

Quindi, attraverso un mezzo mediatico, tradizionale o digitale abbiamo la possibilità di percepire, da una parte, le istanze e le necessità degli elettori, e dall’altra comunicare i contenuti che i candidati ritengono opportuno trasferire agli elettori per intercettare il loro consenso.

Chiaramente, tutto ciò deve essere necessariamente codificato in una strategia di marketing ben precisa, come abbiamo accennato nei precedenti articoli, che ha il primo e più importante obiettivo nel posizionamento del candidato nelle priorità degli elettori.

Il concetto di posizionamento è fondamentale per comprendere quali siano le dinamiche mentali e psicologiche che regolano la scelta di un candidato piuttosto che un altro.

Nell’articolo di oggi vorrei fare una rapida carrellata storica dell’evoluzione dei mezzi impiegati per comunicare con gli elettori.

Gli strumenti mediatici utilizzati in questo senso, sono profondamente cambiati negli ultimi decenni, diciamo a partire dal dopoguerra.

Allora, la comunicazione del candidato era affidata prevalentemente a gruppi di sostenitori dello stesso, che facevano un vero e proprio porta a porta, per far conoscere i programmi.

I media avevano solo una funzione informativa e i politici puntavano tutto sul proprio carisma e sulle capacità di incantare il pubblico nei comizi in giro per il territorio.

La Campagna Elettorale era limitata nel tempo e distinta dal resto della comunicazione politica.

Successivamente, diciamo fino agli anni ’80, iniziano ad operare i primi professionisti della comunicazione che orientano il candidato nella scelta delle giuste strategie. 

Iniziano i primi sondaggi sull’opinione pubblica che permettono di adottare i primi strumenti di marketing.

I media locali e nazionali, soprattutto la televisione, considerata la capillare diffusione di questo strumento, diventano il luogo privilegiato di confronto per i candidati e tra i candidati.

Dagli anni 90 in poi, l’azione politica è caratterizzata e stimolata dalla presenza dei professionisti della comunicazione, che ispirano le strategie più idonee di un candidato per raggiungere gli obiettivi elettorali.

Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione ha giocato un ruolo fondamentale nella comunicazione politica e nelle strategie di marketing politico ed elettorale.

I media hanno veicolato valori e idee che hanno contribuito a promuovere le moderne forme di democrazia rappresentativa e partecipativa.

In realtà, queste due forme, sono alternative, come sappiamo: mentre la prima si esprime tramite delega assoluta ai rappresentanti eletti, nella seconda si promuove una modalità di partecipazione più attiva e informata nell’azione politica e amministrativa.

Ma lo scopo di questo articolo non è quello di entrare nel merito, piuttosto quello di prendere atto che le moderne forme di diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, hanno permesso un’interazione molto più capillare dei candidati con il loro target, così come una partecipazione più attiva ed informata degli elettori alle decisioni politiche.

Negli anni successivi, web e social network saranno i protagonisti in assoluto delle campagne elettorali e del marketing e comunicazione politica.

Ciò non significa che le modalità e i media tradizionali siano rimaste escluse in questo processo, ma che necessariamente l’integrazione di queste nuove modalità non possono in alcun modo essere ignorate sia da chi muove i primi passi nella politica amministrativa locale che da chi si occupa della comunicazione dei partiti a livello nazionale.

Ma di questi strumenti parleremo nei prossimi articoli, quindi, continua a seguirmi e se volessi confrontarti con me in modo personale, puoi inviarmi un’email a

info@sardiniaemotionservice.it 

Massimo Fadda 

Non ci sono commenti

Pubblica un commento