COME VINCERE LE ELEZIONI – Il mio candidato è differente

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25 Giu COME VINCERE LE ELEZIONI – Il mio candidato è differente

COME VINCERE LE ELEZIONI: IL MIO CANDIDATO È DIFFERENTE

Abbiamo visto nello scorso articolo sul tema (se non l’hai letto lo trovi QUI), come le strategie di promozione di un candidato in una campagna elettorale si possano equiparare alla fase di posizionamento di un brand nel marketing aziendale.

Il branding può essere utilizzato per definire i valori e i contenuti, propri del candidato e del suo partito di riferimento, ma anche per comunicare in maniera coerente e univoca le proprie originalità e competenze, rispetto ai concorrenti.

Ma come si può fare per applicare praticamente questi concetti, in maniera tale da poterne trarre un vantaggio?

L’abilità, in questo contesto, sta nel riuscire a coniugare i valori di riferimento del candidato con quelle che sono le priorità del suo target. Diventa fondamentale saper leggere la realtà e interpretare i bisogni o i temi che il suo elettorato ritiene più importanti.

Nel marketing, il brand non è semplicemente la marca di un prodotto o il nome di un’azienda, ma tutti i valori che stanno dietro al quel prodotto e che rappresentano l’azienda. 

Quell’idea che la rende unica e fa sì che, a prescindere dalla effettiva qualità che un consumatore possa riscontrare, la posiziona in cima alle scelte dei suoi potenziali clienti.

Una scelta istintiva e non necessariamente legata ad un’analisi razionale.

Ecco, a questa dinamica il marketing elettorale deve puntare. E nel tempo deve riuscire a mantenere l’elettore fedele, evitando un indebolimento di questo legame irrazionale che può portare inesorabilmente al distacco e ad una decisione di voto alternativa.

In altre parole tutto deve essere finalizzato alla fidelizzazione dell’elettore.

Questo concetto è relativo alle azioni di marketing che puntino ad essere scelte dagli elettori per rappresentare le loro necessità, ma anche al mantenimento di queste dopo il voto, durante il mandato.

Questa scelta non potrà mai essere data per scontata, perché non si può mai escludere che le strategie dei concorrenti vengano armonizzate meglio rispetto ai problemi che affliggono gli elettori.

E questo, a volte, può succedere anche nel caso di candidati lontani dai valori di quelle persone, ma che sanno interpretare al meglio e ascoltare nel modo corretto emozioni  e necessità emergenti.

Il compito della politica non è solo quello di dar voce ai malumori dei cittadini e saperli ascoltare nel modo corretto, ma quello di intercettarli prima che si manifestino. 

Essere, cioè, capaci di leggere la realtà e di anticipare i bisogni del popolo per dare risposte immediate ed efficaci nel momento in cui queste si rivelano realmente necessarie.

Un elemento del marketing politico dovrà essere, quindi, quello di fare un’analisi del mercato elettorale, relativo al target che si presume di intercettare, per poter elaborare un programma politico di successo. 

Fare di tutta l’erba, o elettorato in questo caso, un fascio è un errore imperdonabile. Bisogna segmentare l’elettorato dividendo la massa di elettori in diverse fasce di interesse: età, genere, classe sociale o altro. 

Facendo questo è possibile definire le opportunità associate a ciascun gruppo di elettori e il candidato o il suo partito di appartenenza possono quindi valutare quanti e quali è possibile raggiungere con efficacia e in che modo. 

Chiaramente, il fatto di considerare o meno un settore non è un fatto oggettivo, ma dipende dagli obiettivi e dai valori che il candidato si propone di rappresentare. 

Una volta scelto il target si andranno a progettare i programmi e le singolari proposte politiche contestualizzate in un’unica strategia di posizionamento.

In ambito politico l’elettore è abituato a scambiare il proprio voto per l’attuazione di ciò che il candidato promette in campagna elettorale. 

E non potendo garantire la propria vittoria, deve per forza essere espressa sotto forma di promessa. 

Da ciò deriva l’importanza della creazione di un rapporto di fiducia tra elettore e candidato, per questo è fondamentale far ricorso alle strategie di posizionamento per cercare di entrare nella considerazione prioritaria di ciascun potenziale elettore.

E per questo, in caso di ricerca della conferma, è fondamentale la reputazione del candidato e i risultati ottenuti nella sua precedente storia politica.

Risulta quindi prioritario, nell’esposizione di un programma, riuscire a mantenere la credibilità agli occhi di un elettorato spesso prevenuto per troppe e possibili precedenti delusioni. 

Un’ulteriore componente della campagna elettorale è quella di promuovere l’immagine del candidato. 

Rappresentare nel migliore dei modi gli ideali del proprio target aiuta in modo determinante a superare la diffidenza.

L’immagine del candidato deve essere esposta in modo coerente, utilizzando le competenze di un consulente in materia di comunicazione e marketing in campo politico, in modo da riuscire a evidenziare caratteristiche e comportamenti conformi con le scelte di posizionamento e di targeting precedentemente definite. 

Il primo obiettivo è creare una sensazione di empatia tra candidato ed elettore, favorendone così il voto. 

Il secondo obiettivo è che il brand sia percepito come differente dagli altri e che sia rilevante per l’elettorato target, portando in questo modo il potenziale elettore a preferire il candidato rispetto ai suoi concorrenti. 

Bene, se ti interessasse approfondire questi concetti, mandami un’email a 

info@sardiniaemotionservice.it  e ti risponderò al più presto!

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